about
from the LN2's album "Amhardcore"
lyrics
[kikko] vedo un aquilone su nel cielo azzurro, strattona troppo/ rischia di cadere, c’è vicino un bosco/ un uomo doma il filo l’unica speranza per salvarlo/ ma a d’un tratto, vedo l’aquilone ancora in alto / tutto come deve andare sopra e sotto/ oggi su, domani giù, chissà l’evolversi di sto tragitto/ cammino ma non voglio, voglio ma qui m’accontento/ mi siedo mentre sogno di scalare il Monte Bianco/ [esse] è piccola, si sente sola e gioca per la strada/ con la palla porta avanti un’esistenza scialba/ con lo sguardo cerca di trovare la sua mamma/ che intanto gioca con la vita per restare a galla/ è una situazione come tante/ che attraversa il mondo da levante a ponente/ mentre in un palazzo pochi porci, tentano di porci/ davanti agli occhi solo baci e abbracci/ [k] di fronte a me una chiesa con la croce sopra il tetto/ m’han detto che l’ho offesa, perché non la rispetto/ di fianco un grande albero che copre le finestre/ un prato verde, sogno di volare sopra queste teste/ ricordo un prete, in un piccolo paese/ ricordo l’arroganza lui pretese, no non chiese/ disse: “fuori è semplice, inutile discutere/ i peccatori con i santi non si possono confondere”/ [s] ricordo quel campetto dirimpetto alla stazione/ quindici in totale di persone/ due bastardi arrivano e li vedono da lontano/ uno che ha un coltello nella mano/ l’altro dietro il primo che gli parla piano/ si scambiano due occhiate, mi derubano/ e nessuno tra i compagni che gli alza la voce/ quattordici conigli senza gloria/ li ricordo come punto nero nella mia memoria/ [k] una notte come tante, il giorno dopo senza senso/ mi trovavo perso in un discorso con un assessore che ogni tanto sento/ in quel momento si parlava/ ma di punto in bianco il vicesindaco vicino a me sbraitava/ diceva che dovevo star seduto, io mi alzavo/ dovevo star seduto, io parlavo e lo ignoravo/ sclerato come pochi poi si alzò e mi spinse fuori/ mi resi conto di avere sprecato munizioni/ [s] un uomo sopra un palco parla al popolo sconfitto/ racconta di profitto, di utili e di modi per rigare dritto/ parla e son menzogne a cielo aperto/ parla ed io che penso di essere diverso/ questo è il mondo oggi/ un deserto in cui è difficile trovare appoggi/ dietro di lui una schiera di interessi, di crimini commessi/ davanti a lui una folla intera di poveri fessi/ [k] dalla finestra case, tetti con parabole/ così tutto è più semplice, e tutto indispensabile/ accanto al mio palazzo un’officina abbandonata/ vetri rotti, squarci alle pareti tipo cannonata/ sulla mia destra un grande pino forse secolare/ s’innalza su, verso il blu, senza dover volare/ restare sempre fermi non è segno di speranza/ stupida saggezza o impotenza volontaria/ [s] qui si vuol parlare di quel povero sconfitto/ di quel coniglio che mi vede fermo e resta zitto/ di quel vicino che chiude la porta a quella donna/ che vive per la strada con la figlia e una siringa/ il tema suona strano, è importante e pure poco chiaro/ si parla di ogni uomo e qui si arriva alla sostanza, in partenza/ è volontaria in ogni uomo e nella propria scelta l’impotenza/ [k] la gente spera nel futuro, ma non modifica il presente/ si lamenta ma si adatta alla corrente/ resta immobile, va di moda il bipensiero/ riconosci il falso ma ti autoconvinci che sia il vero/ vedi bianco ciò che è nero, vedi sterco ovunque/ ma se ti dicono che è cioccolato lo mangi comunque/ cambi posizione in base al vento, dici a tutti che stai attento/ ma attenti tutti qui stiamo cadendo/ [s] così riesci a distinguere qual è il problema adesso/ ti accorgi che la gente pensa poco e riga dritto/ che tira avanti uguale, anche se appare con evidenza tale/ che più giù non si potrebbe andare, pare normale/ ma è una cancrena che si radica ogni giorno/ che distrugge il mondo/ che colpisce il cuore senza il tempo di un confronto/ lasciandoti l’amaro senso, dell’ennesimo tramonto
credits
from
Amhardcore,
track released June 6, 2009
produced by Kikko and Bonnot
beat, horns sample: Kikko
bass, guitars, piano: Bonnot
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